LE RIDUZIONI DEI
GESUITI NEL NUOVO MONDO
Vita democratica,
economia comunitaria, senza pena di morte, importanza della musica, scuole da 6
a 12 anni per tutti, la lingua guaranì
Attività di approfondimento di storia realizzata dagli alunni in una classe seconda (docente Bruno Trevellin)
Trasformare un saggio di
storia in questionario
Questionario ricavato
da uno studio del prof. G. Romanato, docente di storia presso l’Università di Padova
1-
A cosa servivano le riduzioni dei
gesuiti presso gli indios Guaranì?
Le riduzioni non furono soltanto un geniale esperimento
culturale, ma anche un importante momento politico. Le riduzioni, infatti, da
un lato servivano ai gesuiti per cristianizzare
la popolazione dei Guaranì, dall’ altro interessavano al governo spagnolo
per fermare l’avanzata dei Portoghesi
in un’area fondamentale e strategica com’ era quella della Plata in Sud America.
2-
Quale lingua parlavano i Guaranì?
Nelle riduzioni si parlava il guaranì, lingua organizzata dai gesuiti che ne crearono
l’alfabeto.
3-
Come erano costruite le prime
riduzioni? Come sono state poi modificate?
Le prime Riduzioni erano molto vaste, costruite in legno e paglia, per lasciare i Guaranì il più possibile
vicini al loro modo di vivere.
Poi il modello fu modificato man mano che crebbero le nuove
generazioni nate all’interno delle missioni, fino all’adozione della struttura
definitiva, che troviamo consolidata a partire dalla fine del XVII secolo.
4-
Come era la struttura urbanistica?
La struttura urbanistica era
così organizzata: c’era una grande piazza
centrale, vastissima, con le
abitazioni dei Guaranì (un’unica stanza con la porta su un lato e una
finestra sul lato opposto) disposte in file parallele su tre lati. Sul quarto
lato sorgevano la chiesa, l’abitazione
dei padri, la casa degli orfani, il cimitero, i locali comuni, i laboratori e i
magazzini.
5-
Com’ erano amministrate?
Ciascuna Riduzione era amministrata da una sorta di giunta comunale, a capo della quale era
il corregidor, una figura simile al
nostro sindaco. Solo lui non era eletto dalla popolazione, ma nominato dagli
spagnoli.
6- Com’era la giustizia?
La giustizia penale non era per niente severa, era
estremamente mite ed infatti non c’era
la pena di morte, come invece avveniva negli stati europei. Essa era
gestita direttamente dai Guaranì.
7- Su cosa si fondava
l’economia? Perché si parla di economia comunitaria?
L’aspetto economico e produttivo nelle Riduzioni fiorì con
un’organizzazione economica invidiabile, fondata sull’agricoltura,
l’allevamento del bestiame e l’artigianato. I campi a ridosso delle riduzioni
producevano mais, manioca, legumi, canne da zucchero, cotone ed erba mate. I Guaranì non avevano il concetto di
proprietà privata, tanto che nelle riduzioni vigeva più il baratto che
l’uso del denaro e non risultano lasciti in eredità. Ciò favorì la crescita di
una solida economia comunitaria, che contenne sempre l’insorgere di conflitti
di interesse. La seconda fonte di sostenimento della Riduzioni era l’allevamento
del bestiame. La terza attività, l’artigianato, è quella che più dà da pensare.
I gesuiti resero capaci i Guaranì di essere esperti tipografi e li addestrarono
alla costruzione di molti oggetti sofisticati, come gli strumenti musicali. Le
Riduzioni si organizzarono così in un sistema economico e produttivo integrato,
perfettamente autosufficiente e in grado di produrre redditi anche a beneficio
della Compagnia.
8- Perché era
importante la musica? Come veniva promossa?
I gesuiti avevano coltivato l’innato talento musicale dei
Guaranì promuovendo quasi in ciascuna Riduzione la nascita di cori, bande, orchestre che si esibivano
con notevole maestria.
Quasi tutte le documentazioni in nostro possesso provenienti
dalle Riduzioni parlano della musica come di un momento fondamentale della loro
vita. A Yapeyù e in altre Riduzioni c’erano veri e propri conservatori, il cui
repertorio compì un enorme balzo in avanti quando Domenico Zipoli, uno dei migliori compositori italiani dell’età
barocca, lasciò improvvisamente la funzione di organista della Chiesa del Gesù
di Roma e si trasferì in Argentina, dove, nei non molti anni che gli restarono
da vivere, compose un’incredibile quantità di musiche destinate a essere
eseguite dagli Indios nelle Riduzioni.
9- C’erano le scuole?
Si, le scuole
esistevano ed erano maschili e femminili.
Potevano ospitare bambini dai 6 ai 12 anni.
10- Cosa resta oggi delle
riduzioni?
Il loro lasciato più importante sono i guaranì, l’unica
popolazione autoctona del Sud America la
cui lingua è diventata ufficiale, l’unica che visse per tutto il periodo
coloniale in un rapporto di collaborazione con gli europei.
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