Limena,
un Giardino dei Giusti (Yad Vashem) su via Dante
«E per loro io concederò nella mia casa e dentro le mie
mura un monumento e un nome ("yad vaShem") [...] che
non sarà mai cancellato» (Isaia 56,5)
di Bruno
Trevellin
Il comune di Limena
nel 2010 dà vita al Giardino dei Giusti nell’area a parco pubblico di via
Dante (di fronte alla scuola secondaria Beato Arnaldo da Limena).
Ogni anno le classi
della scuola primaria e secondaria partecipano alla commemorazione del Giorno
della Memoria (27 gennaio), presentando testi e canzoni e ricordando quanti
nei momenti più tragici della storia hanno scelto di adoperarsi per salvare
la vita di altre persone.
La cerimonia si svolge
alla presenza delle autorità e si conclude con l’affissione di una targa su
un cippo ligneo a leggio e con la piantumazione di un albero a memoria del
giusto ricordato in quell’anno.
Il primo ‘giusto’
commemorato nel Giardino di Limena è stato Giorgio Perlasca che, nell'inverno del 1944, nel corso della seconda guerra mondiale, fingendosi Console generale spagnolo, salvò la vita
di oltre cinquemila ebrei ungheresi strappandoli alla deportazione nazista e alla Shoah.
Chi sono i Giusti tra le nazioni
Dopo
la seconda guerra
mondiale, il termine Giusti
tra le nazioni è stato utilizzato per indicare i non-ebrei che
hanno agito in modo eroico a rischio della propria vita e senza interesse
personale per salvare anche un solo ebreo dal genocidio nazista della Shoah. È
inoltre una onorificenza conferita dal Memoriale ufficiale di Israele, Yad Vashem fin
dal 1962, a
tutti i non ebrei riconosciuti come "Giusti".
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Elenco
delle persone ricordate nel Giardino dei Giusti di Limena
2010
Giorgio PERLASCA
2011
Carlo ANGELA
2012
Giovanni PATALUCCI
2013
Odoardo FOCHERINI
2014
Gino BARTALI
2015
Adele ZARA
2016
Clelia CALIGIURI
2017
Umberto ADAMOLI-Ercole DI
BARTOLOMEO
2018
Alessandro WIEL-Brunetta LUISA
Un nome, una pianta
Il Giardino dei Giusti celebra ciascun Giusto con una targa
commemorativa e con una pianta, proprio perché l'idea di piantare un albero, e
quindi il concetto di generare una vita, riprende quella di aver dato la
possibilità a un uomo di salvarsi, di poter vivere, di poter testimoniare il
bene ricevuto davanti alle successive generazioni.
Una canzone
La canzone ebraica,
cantata dai ragazzi della scuola di Limena durante la cerimonia del Giorno
della Memoria
Gam-Gam-Gam Ki Elekh
Be-Beghe Tzalmavet
Lo-Lo-Lo Ira Ra
Ki Atta Immadì (2v.)
Šivtekhà umišantekhà
Hema-Hema yenahmuni
(2v.)
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גַּם כִּי-אֵלֵךְ
בְּגֵיא צַלְמָוֶת,
לֹא-אִירָא רָע
כִּי-אַתָּה עִמָּדִי
שִׁבְטְךָ וּמִשְׁעַנְתֶּךָ,
הֵמָּה יְנַחֲמֻנִי
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Traduzione:
Anche se andassi nella
valle oscura non
temerei nessun male,
perché Tu sei sempre
con me; Perché Tu sei
il mio bastone, il
mio supporto. Con Te io
mi sento tranquillo.
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