Limena:
un albero della vita nell’oratorio della Beata Vergine del Rosario (sec. XVII)
Il
simbolismo del melograno nei rilievi della facciata e del portale
di
Bruno Trevellin
(Oratorio B. V.
Rosario, Cornicione, particolare)
Guardando la facciata
dell’oratorio della Beata Vergine del Rosario non può sfuggire l’insistenza con
cui si ripete nella facciata e nel portale d’ingresso la scultura a rilievo del
melograno. Ne troviamo uno sotto entrambe le statue, uno in ciascuna delle ante
della porta d’ingresso e una serie ben più numerosa nella parte inferiore del
cornicione.
Il melograno (Punica granatum) e il suo frutto
(melograno o melagrana)[1]
hanno un preciso valore simbolico in ambito religioso, non solo cristiano.
Pianta di
origini orientali (Iran, India Settentrionale), ‘alcuni
studiosi di teologia ebraica hanno supposto che il frutto dell'Albero della vita del Giardino dell'Eden fosse da
intendersi in realtà come una melagrana. In accordo col Corano,
il melograno è citato per crescere nel giardino del paradiso (55:068)’.[2]
‘La
melagrana è inoltre nella simbologia ebraica, simbolo di onestà e correttezza,
dato che conterrebbe 613 semi, che come altrettante perle sono le 613
prescrizioni scritte nella Torah, (365 divieti e
248 obblighi) osservando le quali si ha certezza di tenere un comportamento
saggio ed equo. In realtà i semi della melagrana sono in numero variabile (di
certo circa 600), ma il frutto con i suoi semi ricorda quel numero, che come
tanti altri, ha riferimenti precisi nella numerologia ebraica. La melagrana per
i suoi numerosi semi è simbolo di produttività, ricchezza e fertilità’[3].
(Oratorio,
Particolari della facciata e del portale)
Nella Bibbia
‘il melograno è uno dei frutti che la terra promessa produce in abbondanza,
garantendo la vita: la terra donata da Dio è ricca perché
«terra di frumento, di orzo, di viti, di fichi e di melograni; terra di ulivi,
di olio e di miele» (Dt 8,8 ). Insieme all'uva e ai fichi la melagrana è anche
il frutto che i dodici esploratori, dopo aver ispezionato la terra nella quale
stavano per entrare e verificare che Dio aveva mantenuto la sua promessa,
portano a Mosè: «Giunsero fino alla valle di Escol e là tagliarono un tralcio
con un grappolo d'uva, che portarono in due con una stanga, e presero anche
melagrane e fichi» (cfr. Num 13,23)’.
‘In quanto
segno della benedizione di Dio, il melograno decora le vesti
del sommo sacerdote:«Farai sul suo lembo melagrane di porpora
viola, di porpora rossa e di scarlatto, intorno al suo lembo, e in mezzo
disporrai sonagli d'oro: un sonaglio d'oro e una melagrana, un sonaglio d'oro e
una melagrana intorno all'orlo inferiore del manto» (Es 28,33-34). Il libro del
Siracide ricorda la gloria sacerdotale che Dio conferisce ad Aronne:«Lo avvolse
con melagrane e numerosi campanelli d'oro all'intorno» (cfr. Sir 45,9). Il
melograno adorna, pure, i capitelli del Tempio venendo ad
indicare la benedizione che scaturisce dall'alleanza con Dio. Il re
Salomone:«Fece dunque le colonne e due file intorno a ciascun reticolo per
rivestire i capitelli che erano sulla cima, a forma di melagrane, e così fece
per il secondo capitello. I capitelli sulle due colonne si innalzavano da
dietro la concavità al di là del reticolo e vi erano duecento melagrane in file
intorno a ogni capitello» ( in 1 Re 7, 18.20; cfr. Ger 52,22).
Il melograno
raggiunge una grande carica simbolica nel libro biblico che canta la splendore
dell'amore fedele: il Cantico dei Cantici dove è simbolo
dell'amore fecondo e dell'intensa relazione tra l'amato e l'amata. La bellezza
dell'amata, colma di vitalità, è descritta dalla melagrana: «come spicchio di
melagrana è la tua tempia dietro il tuo velo» (cfr. 4,3; 6,7). Persino nel
giardino, luogo dell'amore, fioriscono i melograni. Lo sposo che cerca la sposa
va a vedere se nel giardino sono sorti i germogli (cfr.Ct 6,11). L'amato scorge
nel melograno, il cui frutto è ricco di semi e di colore rosso simbolo del
fascino dell'amore, che la sua amata è sposa feconda, piena di vita, portatrice
di felicità’[4].
L’albero della vita nel Nuovo Testamento
Nel Nuovo
Testamento viene continuamente nominato l’albero della vita. Nell’Apocalisse
(22,2) appare ‘come premio di vittoria dei beati: nella Gerusalemme celeste,
nella città santa della fine dei tempi, “in mezzo alla piazza della città (…)
si trova un albero di vita che dà dodici raccolti e produce frutti ogni mese;
le foglie degli alberi servono a guarire le nazioni”. Il dottore della Chiesa
Giovanni Damasceno paragona Maria alla terra del paradiso, da cui è nato il
vero albero della vita, e cioè Cristo. Secondo un’altra attribuzione simbolica,
Maria stessa è l’albero della vita, divenuto fecondo mediante lo Spirito di
Dio, che come suo frutto dona Cristo all’umanità bisognosa di redenzione[5].
Il melograno simbolo di castità e di
resurrezione
Nel Medioevo
divenne simbolo di Resurrezione e iniziò a comparire nei dipinti di tipo sacro.
Analizzando ‘alcune importanti opere che recano una melagrana, è doveroso
citare la Madonna del Magnificat dipinta da Sandro Botticelli tra il 1481 e il 1485. La melagrana tenuta in
mano dalla Madonna e da Gesù Bambino insieme assumerebbe il doppio significato
di castità e di resurrezione’[6].
Nella Cena di
Emmaus del Caravaggio il melograno è assieme agli altri frutti a simboleggiare
Cristo. ‘La minuziosità con cui l’artista ha
dipinto la frutta è stupefacente: è lì che è raffigurato il Cristo glorioso.
L’uva bianca rappresenta la resurrezione, il melograno è il simbolo di Cristo e
l’ombra che il canestro proietta sulla tavola è a forma di pesce, altro simbolo
di Gesù’.[7]
(Sandro
Botticelli, Madonna del Magnificat,
1481)
(Caravaggio,
Cena in Emmaus, 1601)
[1] Per la
voce MELOGRANO si può far riferimento a quanto indicato in www.treccani.it/enciclopedia/melograno/
o anche in https://it.wikipedia.org/wiki/Punica_granatum
[2] https://it.wikipedia.org/wiki/Punica_granatum
[3] In https://it.wikipedia.org/wiki/Melagrana
[4]In http://www.paoline.it/blog/bibbia/628-il-melograno-simboli-biblici.html
[5] Manfred
Lurker, Dizionario delle immagini e dei
simboli biblici, Milano, 1990, pag. 9
[6] https://it.aleteia.org/2016/10/07/la-leggenda-che-lega-la-nascita-del-melograno-alla-passione-di-cristo/
[7] In: guardarelaparola.altervista.org/la-mensa-della-vita/?doing_wp_cron=1532770334.7299630641937255859375
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