Momenti di gloria
Il 29 marzo 1982, a Los Angeles, il film Chariots of Fire (titolo italiano “Momenti di Gloria”) trionfa nella notte degli Oscar, portandosi a casa 4 statuette, compresa quella per la miglior pellicola del 1981.
Fulcro del film, di cui è celebre la colonna sonora firmata dal greco Vangelis (utilizzata anche durante le premiazioni alle Olimpiadi di Londra 2012), è la storia, in alcuni tratti romanzata, di due atleti britannici che parteciparono e vinsero l’oro, in due diverse specialità dell’atletica, ai Giochi Olimpici di Parigi nel 1924: Harold Abrahams ed Eric Liddell. I due, rivali sulla distanza dei 100 metri, non gareggiano in Francia uno contro l’altro.
Lo scozzese Eric Liddell, nato nel 1907 in Cina da una famiglia di missionari protestanti, è un fervente cristiano e prima di partire per le Olimpiadi (nel film lo scopre durante il viaggio) viene a sapere che le qualificazioni dei 100 metri sono previste di domenica. Per il suo forte credo religioso, in quel giorno da dedicare al signore, non se la sente di correre ed andare contro le sue convinzioni. Decide quindi di rifiutare la partecipazione alla gara.
Non rinuncia però al suo sogno olimpico e decide di puntare tutto sulle distanze dei 200 e dei 400 metri, previste per altri giorni. Si allena con dedizione ed a Parigi conquista la medaglia di bronzo nei 200 e l’oro nel giro di pista, superando avversari ben più quotati di lui sulla distanza. Si impone in 47 secondi e 6 decimi, nuovo record mondiale ed olimpico, con quasi un secondo di vantaggio sul secondo, l’americano Horatio Fitch (48″4). clicca qui per il video con le immagini reali dell’epoca
Per lo stesso motivo per cui non partecipa ai 100 metri, rinuncia anche alla staffetta 4×400, in cui la Gran Bretagna, priva di lui, vincerà il bronzo. Abbandonata la carriera agonistica che oltre all’atletica l’ha visto anche rugbysta (disputa il 5 nazioni con la nazionale scozzese nel 1922 e nel 1923), decide di seguire le orme dei genitori e diventa missionario.
Insegna in Cina e sposa nel 1934 una missionaria canadese, da cui avrà 3 figli. Negli anni successivi, nonostante la situazione diventi difficile in quella nazione, Liddell non lascia il paese, a differenza della famiglia. Durante la seconda guerra mondiale, viene internato nel campo di prigionia giapponese di Weih-sien. Qui dimostra ancora una volta la sua tempra morale. Cerca di sostenere gli altri prigionieri e rifiuta di farsi liberare in uno scambio di prigionieri, indicando una donna incinta al suo posto. Colpito da un tumore al cervello, muore il 21 febbraio 1945.
E’sepolto tuttora nel mausoleo dei martiri di Shiijazhuang, una concessione rarissima per un non cinese. Nel 2008 un sondaggio del quotidiano “The Scotsmen” lo elesse come atleta scozzese più popolare di sempre.
Harold Abrahams, l’altro protagonista del film “Momenti di Gloria”, ha una storia ed un percorso differente da quello dello scozzese. Britannico di origine ebraica, anche lui riesce a mettersi al collo una medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi 1924. A differenza di Liddell, è alla sua seconda partecipazione olimpica. Ad Anversa 1920, viene subito eliminato nelle gare individuali ed il suo miglior risultato è un quarto posto con la 4×100.
Per i Giochi parigini decide di farsi allenare da Sam Mussabini, uno degli allenatori più ricercati e vincenti dell’epoca. Allo Stadio di Colombes taglia per primo il traguardo nella finale dei 100 metri. Con 10″6 (record olimpico) si lascia dietro i grandi favoriti statunitensi, Jackson Scholz (secondo) e Charlie Paddock, campione 4 anni prima nei Giochi di Anversa. In Francia vince anche un argento nella staffetta 4×100 con la Gran Bretagna.
Un infortunio alla gamba, occorsogli l’anno successivo durante una gara di salto in lungo, pone fine alla sua carriera. Diventa un commentatore di atletica e lavora per 40 anni alla BBC. Muore nel 1978, due anni prima che un britannico ritorni a vincere un oro nei 100 metri alle Olimpiadi, lo scozzese Alan Wells a Mosca 1980.
Considerazioni del docente
Film proposto a fine anno in una classe seconda per far cogliere ai ragazzi il valore dell'impegno scolastico.
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